Lezioni di comunicazione. Il teatro per Fanny & Alexander

Una vera lezione – soprattutto per me – quella di Chiara Lagani, ieri mercoledì 29 ottobre a Teatro e Spettacolo, Scienze della Comunicazione, Sociologia, Urbino.

La lezione sta nell’usare il teatro, e la ricerca della cosiddetta terza generazione, come strumento dell’arte e della riflessività, della comunicazione come contratto scenico che sta nella connessione fra parole chiave: attore, spettatore, spettacolo, testo, drammaturgia…

Il punto sta nel comprendere, da dentro, dalla viva voce e dall’esperienza di chi sperimenta il senso della performance, il “corpo” vero del teatro. Con la sua bravura di Chiara Lagani ci ha fatto entrare nel mistero di certi significati (i rimandi all’arte, come citazioni, al linguaggio, ai linguaggi e alle tecnologie, alle grammatiche, le dinamiche dello sguardo e dell’osservare osservazioni…) della poetica e della ricerca di Fanny & Alexander dove, mi sembra di capire, bios e logos trovano sempre una forma di solidarietà.

2 pensieri su “Lezioni di comunicazione. Il teatro per Fanny & Alexander

  1. Si potrebbe azzardare un paragone alla solidarietà tra mente e corpo, nell’individuo stesso, di cui parla Durkheim?
    Ovvero, se grazie alla mente e alle funzioni del cervello, al simbolico, l’uomo riesce a superare la propria animalità facendosi così essere sociale; potrebbe, allo stesso modo, essere proprio la solidarietà fra bios e logos (in ambito di teatro e di performance teatrale) a far sì l’uomo esca dalla sua vita quotidiana, dalla normalità e, peché no, da se stesso, per poter entrare in ruolo che non gli appartiente naturalmente ma che cerca di assumere?

Lascia un commento