(Ancora) a proposito di performance sintetiche. L’arte in SL è un dibattito aperto

Ancora reenactment per 01.org, ieri sera a Odissey (e a Parigi). Con me come al solito Joannes e Asian. Ma anche Roberta, Roxelo, Velas, e pure Junikiro! Eliver, Ginevra. Avrò dimenticato qualcuno dei nostri? Spero di no. Il post di Giovanni dice quel che serve e rimando alle riflessioni già fatte qui.

Mi è rimasto in mente però il piccolo dibattito, un po’ polemico, attivato durante l’esibizione da Wolfgeng Hienrichs di Synthetic Academia. Attraverso la chat pubblica ha criticato il lavoro dei Mattes, esortandoli a tentare qualcosa di nuovo, con lo slogan “serve il Michelangelo della media art”. Una frase in chat è bastata per farlo smettere, comunque, e mi sembra una buona cosa. Io sono in parte d’accordo, l’ho detto, aggiungendo che in ogni caso i Mattes sono da seguire. A parte che Michelangelo non è forse la figura giusta da invocare in questo caso, restano però alcune questioni che provo a fissare: in primo luogo la ripresa delle performance storiche è un’operazione della memoria (sociale, artistica, culturale) da non sottovalutare. Io nel ’77 ero sì a Bologna, ma la performance di Abramovic e Ulay alla Galleria d’Arte Moderna non l’ho di certo vista dal vivo…; ieri hanno eseguito, diversamente da novembre scorso, la performance di Valie Export per cui il meccanismo della riproposizione periodica del loro lavoro in world è un meccanismo di replica molto utile; i Mattes fanno una proposta e vanno rispettati anche se l’operazione può non soddisfare tutti, o completamente. Certo è che in Second Life il riscontro può essere immediato, molto più che dal vivo in RL. Qui il commento è scritto, si esprime in parole chiare, resta impresso. Bisognerebbe sapere cosa ne pensano gli artisti, quali siano le loro reazioni. Visto che l’avatar è abbastanza libero di esprimere apertamente un’opinione. Bisogna capire e rivedere il senso della partecipazione.

2 pensieri su “(Ancora) a proposito di performance sintetiche. L’arte in SL è un dibattito aperto

  1. Bhè, non mi resta che segnalarti il progetto dei NOX “D-Tower”…
    In quanto al concetto di “partecipazione” nel virtuale è stato fondativo… 🙂

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