Gazira Babeli: 64 people… Who thinks that SL audience is a B-Side audience?

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Doppio vernissage per Gazira Babeli: ieri (15 mar 08) alla Fabio Paris Art Gallery di Brescia e nell’isola Locusolus (qui) in SL . Un’occasione buona per capire il senso della performance contemporanea, liminoide e a forte sfondo di intrattenimento, e per ribadire come SL sia il luogo ideale per la sua realizzazione.

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Che l’opera di Gazira Babeli sia in mostra è segno del riconoscimento del sistema dell’arte dell’adeguatezza di questo tipo di lavoro. L’evento festa-performance centrato sul linguaggio specifico di SL fa però un’importante differenza. I gesti di Gazira, già con la trasformazione dell’avatar in un’astronave, la progressiva esplosione di visioni, suoni, musica, oggetti (le fantomatiche pizze su sottofondo musicale di O sole mio versione remix), momenti di crash, contributi creativi degli avatar/audience. SL è un mondo dove usare i meccanismi percettivi insieme alle fantasticherie dell’immaginario:  dal lasciarsi trasportare da pesci volanti tutto intorno alla stanza-galleria (riproduce quella in RL?) fino ad entrare nei piedistalli per diventare statue. 

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Come dire: essere parte della mostra (una citazione di Piero Manzoni?) e dell’azione performativa da una parte, e operare con l’osservazione di secondo ordine, dall’altra. L’idea, rubo dalla IM con Joannes una sua riflessione, sembra quella di “idolizzare” il proprio avatar che è già una forma di “idolizzazione” di sè in qualche modo.

 L’acme della festa 

Non è mancata nemmeno la dimensione star system. La presenza di personaggi noti nel mondo dell’arte in SL: Man Michinaga, Marco Manray (almeno nella chat l’ho visto nominare ma chi può dirlo?), Domenico Quaranta. Solo che la possibilità di interazione è garantita in pieno dalla chat, basi pensare a Gazira Babeli che spiega come entrare nel piedistallo a un avatar che glielo chiede. Insomma: un caso di mentorship informale (mi preparo per i compiti) nello spirito più vitale della cultura partecipativa.