Come lavorare drammurgicamente sul senso della storia al posto della Storia? @sotterraneo_ con L’angelo della Storia (visto ieri a @inteatro #ancona) va a Benjamin e alla sua critica allo storicismo rappresentata visivamente dall’Angelus Novus di Paul Klee. Quella in cui l’angelo vola con lo sguardo al passato. È la critica del materialismo storico alla Storia agganciata al progresso, da rileggere come costellazione di eventi e immagini da connettere in maniera dialettica attraverso il linguaggio. Ecco perché Sotterraneo parte dal sapere narrativo dei Sapiens e mette a punto, appunto, una costellazione di storie tenute insieme dalle epifanie di senso che le collegano. In scena le/i performer in stato di grazia - curati anche nei costumi - si scambiano le parti per sottrarsi al personaggio e costruiscono composizioni plastiche, tableaux vivent esteticamente potenti.
Dal post sembrerebbe le piacciano, ma la citazione pubblicitaria del titolo dice il contrario.
Perché?? E’ per dire che basta nominarli per pensare a un evento memorabile (almeno per me). Senza tante aggiunte per una volta.
Se non ricordo male, c’erano le pastigliette alla prugna Falqui, e il claim recitava “Falqui. Basta la parola” 🙂
Appunto. Ma non nel senso che pensa lei!!! 🙂
Ecco! E io niente 😦
allora:
1. ho verificato, horace andy ha soltanto 57 anni. Pensavo di più, ma in ffetti ha pubblicatoil suo primo disco a 16 anni, e probabilmente ne dimostrava già 35.
2.un po’ chi se ne frega del falqui…va bene il gusto della citazione pop-trash-retrò, ma si può anche superare questa fase. Per altro poi nel citazionismo inutile io sono abbastanza bravina e appunto mi sono stufata 😉
3.concerto fra i più belli visti ultimamente, con Radiohead e Tricky+soulwax+2Many Djs.
Un applauso in più per le 2 batterie sul palco, una roba a rischio della “tamarrata” (per altri), ma qui invece elegante quanto trascinante.
Lo facevano già Adam & the Ants e lo fanno pure (oggi) The Go! Team, in chiave molto ludica.
4.Eleganza dicevamo. Un ricordo che interessa al massimo moi et toi (credo): quando era in uscita l’ultimo album di studio dei Massive stavo a Parigi, Colette, lo store di cui abbiamo più volte parlato 🙂 aveva accecato tutte le vetrine con un rivestimento bianco lasciando libero solo lo spazio di uno schermo digitale che mandava in loop giorno e notte il video di Special cases. Lo vedevo rientrando a casa (e mo’ me la tiro un po’), inutile dire che era piuttosto suggestivo)
C.
Ho delle foto di ravenna ma non so come allegarle
Quel che si dice un commento-post!
Vedi che ci ero andata vicina all’età di Horace Andy?!
Figurati a me cosa me ne frega di citare il confetto Falqui: che ci posso fare se la deformazione professionale degli studenti toglie poesia al mio post? 🙂 Scherzo Thomas… Certo che il copy all’epoca era stato bravo (perché di gente brava se ne trova) per dire una cosa che è tornata utile anche a me qui.
Concordo pienamente come sai sulle 2 batterie e da Colette mi ci hai anche portato. Belle le foto?
C’ero anche io e penso siano fantastici.Mi sono piaciuti moltissimo!
Li adoro!!
Liu, meno male ci siamo incontrate.